Pubblicazioni
Il Terzo Millennio
14,00€
“L’unico progetto degno di una coscienza moralmente matura è quello del dialogo delle civiltà”: così scriveva Ernesto Balducci agli inizi degli anni ’80 affrontando le tematiche, tutt’oggi stringenti, dell’allargamento delle frontiere verso il villaggio globale. Come reagisce il pensiero filosofico e spirituale alla crisi generata dall’erosione dei confini culturali e dall’apertura verso l’Asia? Proprio partendo dai tratti distintivi del pensiero orientale, l’autore illustra le vie da seguire per salvare il mondo occidentale dai falsi valori e dall’ignoranza, favorendo la reciproca comprensione. Per superare il divario tra la condizione della coscienza umana e la complessità tipica della situazione attuale è necessario compiere un salto qualitativo, un passaggio che conduca da uno stato di confusione a una vera e propria “nuova coscienza”. Scritto alle porte dell’apocalisse del terzo millennio e per molti versi profetico, il testo ci mostra come l’umanità debba trovare la forza necessaria per compiere un rigetto del passato, quel passato nella cui sopravvivenza si nascondono le vere minacce della fine del mondo.
Il testo, edito la prima volta da Bompiani nel 1981, è introdotto da Andrea Cecconi e attualizzato, mediante commenti capitolo per capitolo, da Manuela Plastina.
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“L’unico progetto degno di una coscienza moralmente matura è quello del dialogo delle civiltà”: così scriveva Ernesto Balducci agli inizi degli anni ’80 affrontando le tematiche, tutt’oggi stringenti, dell’allargamento delle frontiere verso il villaggio globale. Come reagisce il pensiero filosofico e spirituale alla crisi generata dall’erosione dei confini culturali e dall’apertura verso l’Asia? Proprio partendo dai tratti distintivi del pensiero orientale, l’autore illustra le vie da seguire per salvare il mondo occidentale dai falsi valori e dall’ignoranza, favorendo la reciproca comprensione. Per superare il divario tra la condizione della coscienza umana e la complessità tipica della situazione attuale è necessario compiere un salto qualitativo, un passaggio che conduca da uno stato di confusione a una vera e propria “nuova coscienza”. Scritto alle porte dell’apocalisse del terzo millennio e per molti versi profetico, il testo ci mostra come l’umanità debba trovare la forza necessaria per compiere un rigetto del passato, quel passato nella cui sopravvivenza si nascondono le vere minacce della fine del mondo.
Il testo, edito la prima volta da Bompiani nel 1981, è introdotto da Andrea Cecconi e attualizzato, mediante commenti capitolo per capitolo, da Manuela Plastina.