“La pace, orizzonte e guida: si chiude il centenario di Balducci” – Toscanaoggi
Toscanaoggi, 21 aprile 2024
“La pace, orizzonte e guida: si chiude il centenario di Balducci”
Si conclude il ricco programma di eventi a cento anni dalla nascita di padre Ernesto Balducci. La cerimonia di chiusura, organizzata dalla Fondazione che porta il suo nome, sarà alla Badia Fiesolana, la chiesa dove per anni il sacerdote, padre scolopio, autore di numerosi scritti, ha celebrato per tanti anni la sua messa e predicato il suo messaggio di pace, di fraternità, di uguaglianza e diritti condensato nell’immagine dell’”Uomo planetario”, che non ha distinzioni né confini culturali, etnici, territoriali. Il 24 aprile (alla vigilia dell’anniversario della sua morte avvenuta a 70 anni a Faenza per le conseguenze di un incidente stradale), Ernesto Balducci viene ricordato con un incontro a più voci alla presenza del Vescovo di Fiesole Monsignor Stefano Manetti, dei sindaci di Fiesole Anna Ravoni e di Santa Fiora (GR) Federico Balocchi, del Segretario Generale dell’Istituto Universitario Europeo Marco Del Panta e di Severino Saccardi, direttore della rivista “Testimonianze”. Il Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei e vescovo di Bologna, in un video-intervento parlerà della pace come “orizzonte e guida ai nostri passi”.
Proprio alla pace, tema molto caro a Balducci, è stata dedicata una borsa di studio per una tesi di laurea triennale, magistrale o di dottorato, in lingua italiana. Il premio sarà assegnato nel corso della manifestazione con introduzione di Emanuele Pellicanò, presidente del Comitato scientifico della Fondazione.
“Con questo concorso speciale dedicato a un tema al quale Balducci ha dedicato numerose attività, libri, convegni, riflessioni – sottolinea Grazia Bellini, presidente della Fondazione Balducci – abbiamo avuto il piacere di metterci in ascolto dei giovani: abbiamo ricevuto numerosi tesi di ricerca e di dottorato che affrontano la tematica della pace non solo come “non guerra”, ma anche come forme di sperimentazione, come modelli che possono essere un riferimento e un punto di ri-partenza. È stato difficile per la commissione individuare una tesi tra tante che meritano di essere premiate: i nostri giovani sono dimostrazione che l’imperativo della pace con la cancellazione della categoria del nemico, come predicava Balducci, è davvero possibile”.
Tante le iniziative che sono state realizzate nel centenario della nascita di padre Ernesto, “non solo a Firenze e Fiesole dove ha vissuto e predicato o a Santa Fiora dove è nato e cresciuto – sottolinea ancora Bellini -, ma in tutta Italia l’occasione del centenario ci ha permesso di conoscere realtà, università, associazioni, gruppi che ci hanno richiesto di ricordare Balducci e di approfondire le sue tematiche e il suo pensiero. Anche grazie al lavoro di un Comitato Nazionale per il centenario di grande spessore culturale e intellettuale, abbiamo avuto l’occasione di incontrare persone e realtà che ci hanno aperto nuove strade di approfondimento e di incontro, che porteremo come sempre avanti nel nome e nella scia dell’insegnamento di Balducci”.
L’incontro del 24 aprile alla Badia Fiesolana, a partire dalle ore 15, è a ingresso gratuito fino esaurimento posti e prevede anche un intervento musicale andino, come sarebbe piaciuto a padre Ernesto Balducci.