Settembre 2023 – “Costruttori di pace” a Pesaro
Dal 4 al 29 settembre 2023 si è svolta la mostra “Costruttori di Pace” nella Sala Laurana di Palazzo Ducale, in piazza del Popolo a Pesaro, per poi trasferirsi a ottobre a Urbino e a Novembre a Fano.
A cura di Giorgio Tabanelli, è promossa dall’Associazione Arte Cinema Teatro Volontariato in collaborazione con l’Associazione Carlo Bo di Urbino e le Fondazioni Giorgio La Pira e Ernesto Balducci, con i patrocini del Ministero della Cultura e del Comune di Pesaro, con il sostegno della Regione Marche e delle Diocesi di Pesaro, Fano e Urbino.
La Fondazione Ernesto Balducci ha contribuito fornendo il materiale d’archivio su Balducci.
La mostra nasce grazie a un protocollo d’intesa fra i sindaci dei Comuni di Pesaro, Urbino e Fano In occasione del bicentenario della nascita di Alessandro Serpieri (1823-2023), dei centenari della nascita di Valerio Volpini (1923-2023), Ernesto Balducci (1922-2022) e don Lorenzo Milani (1923-2023), a vent’anni della scomparsa di Carlo Bo, la mostra documenta il tema della Pace attraverso le figure storiche che ne hanno vissuto e interpretato le istanze civili e politiche: Mohandas K. Gandhi, Alessandro Serpieri, Giorgio La Pira, Carlo Bo, Ernesto Balducci, don Lorenzo Milani, Valerio Volpini.
All’interno della mostra sono stati proposti interessanti materiali acquisiti dai fondi di biblioteche, fondazioni e repertori d’archivio quali manoscritti e dattiloscritti, lettere, appunti, diari, recensioni, fotografie, riviste, giornali e volumi. Il racconto, per immagini e testimonianze, ricostruisce il tempo e i convegni internazionali sulla Pace organizzati dal 1952 a Firenze da La Pira, a cui si affiancherà Ernesto Balducci, le iniziative editoriali e le pubblicazioni dedicate agli uomini di Pace (La Pira, Gandhi, Francesco d’Assisi), la presa di posizione a favore dell’obiezione di coscienza al servizio militare, le denunce per apologia di reato a Giorgio La Pira e il processo a Balducci e a don Milani, l’avvento del Concilio Vaticano II e la svolta sulla grande questione della “Pace internazionale”, fino alle posizioni e al magistero culturale di Carlo Bo.