26 Marzo 2023 V domenica Quaresima

26 Marzo 2023 V domenica Quaresima

26 Marzo 2023 V domenica Quaresima

Prima Lettura Ez 17, 12-14
Salmo Responsoriale (Sal. 129)
Seconda Lettura Rm 8, 8-11

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 11, 1-45

 

Chi ama la pace dell’umanità è già nel Regno di Dio. La prospettiva della vita che mi viene dischiusa dal messaggio biblico/evangelico è una prospettiva che abbraccia, primariamente, la sorte globale dell’umanità. La nostra vicenda individuale è come la silloge particolare di una storia universale. E vero: la nostra fine è la fine del mondo, il nostro declino è il declino del mondo. Io capisco il senso del mondo se resto fedele a questa pagina fragile che è la mia vita che non devo cancellare in una specie di entusiasmo umanitario vacuo. Questo mi farebbe perdere il senso della finitezza che è la cifra senza la quale non capisco nemmeno la storia universale. Io devo avere per la mia morte un atteggiamento realistico, senza elusioni. So bene che la resurrezione perderebbe di senso se non fosse anche questa promessa, così solennemente ripetuta da Gesù a Marta, che chi muore con questa fede vivrà. Il sepolcro non è il nostro sbocco ultimo. Questa verità è certamente motivo di gioia, ma è una verità che non va mai scissa da tutte le altre verità che nell’insieme trascendono il senso particolaristico e si confondono con lo stesso mistero di Dio che è vita e amante della vita e il cui Spirito, come ci è ripetuto, è la forza che spezza i sepolcri. Nella mia prospettiva di liberazione c’è un punto d’appoggio che è la fede in questa potenza che noi chiamiamo Spirito e che è Dio in quanto agisce nel mondo e che, come spezzò il sepolcro di Cristo fratello nostro, spezzerà i sepolcri delle sue creature. Tuttavia, per entrare in questa certezza senza violarne il mistero, senza appiattirla in funzioni indebite, devo, come dicevo or ora, applicarla all’intero perimetro dove l’impero della morte avanza e ci assale. Questo perimetro è immenso, La dittatura è un sepolcro ed è un sepolcro l’inedia, il vivere senza il necessario ed è morte la solitudine, l’amore senza risposta è morte.

 

Da “Gli ultimi tempi” vol.1 anno A

/ la_parola