2 Aprile 2023 Domenica delle Palme
2 Aprile 2023 Domenica delle Palme
Prima Lettura Is 50, 4-7
Salmo Responsoriale (Sal. 21)
Seconda Lettura Fil 2, 6-11
Vangelo Mt 26, 14-27, 66
Ogni anno ascoltiamo questo racconto e sentiamo il bisogno di farci largo tra i sentimenti ormai quasi
meccanicamente prodotti dalla circostanza liturgica, dalle reazioni devote che hanno radici perfino
nell’infanzia, per cogliere, se possibile, il nucleo misterioso e potente del messaggio che da questo ci
viene. Si avverte subito, davvero, come il mistero di Gesù, figlio dell’uomo e figlio di Dio, sfugga ad
ogni possesso, ad ogni definizione e si collochi nel cuore stesso della storia tanto che nemmeno i ministri
della Chiesa possono presumere di tradurne il senso in modo pieno alla coscienza umana. Dove si trovi
questo luogo in cui Gesù è crocifisso, dove si perpetui questa presenza lungo i secoli e nello spazio è
possibile dirlo solo in base ad un discernimento della coscienza che non ha segnaletiche obbligate. A me
pare di poter dire che il luogo in cui questo evento è avvenuto e perennemente avviene è quello in cui
una creatura umana che ha creduto fino in fondo all’amore, proprio perché ha creduto all’amore, si trova
nella più assoluta solitudine. Ciò che colpisce in questo racconto, se appena appena andiamo di là della
patina sacra che ormai ce lo rende accettabile e scontato, è la progressiva solitudine di Gesù di Nazaret;
una solitudine che rende all’improvviso insignificante l’amicizia, perfino i rapporti caldi tra maestro e
discepolo. Gesù si trova anche solo dinanzi a Dio: «perché mi hai abbandonato?». E’ una solitudine dove
c’è solo l’amore e il fallimento storico dell’amore.
Da Gli ultimi tempi vol. 1 Anno A